Il Kruger Park in auto: informazioni utili

Il Kruger Park in auto.

A dicembre dello scorso anno io e il mio compagno abbiamo avuto la fantastica occasione di trascorrere una settimana nei pressi del Kruger National Park, in Sudafrica!
Prima di partire ci siamo posti molte domande su quale fosse il modo migliore di affrontare la visita a questo parco: se noleggiare o meno una macchina; se prenotare visite guidate o girare in autonomia; quali precauzioni mediche prendere (ve ne avevo già parlato su questo post prepartenza!)…
Leggendo in giro abbiamo trovato pareri molto discordanti a riguardo, quindi abbiamo preso decisioni in autonomia.
Oggi, tornati dal viaggio e a mente fredda, vorremmo parlarvi della nostra esperienza e raccontarvi quali decisioni si sono poi rivelate azzeccate e quali invece vi consigliamo di non prendere per non cadere nei nostri stessi errori.

Il Kruger Park in auto

Innanzitutto, vale la pena di ricordare che il parco è enorme, e la sua estensione di quasi 20mila chilometri quadrati poco direbbe se non fosse che è circa la stessa estensione di uno stato europeo come la Slovenia, e contiene al suo interno una varietà di ambienti e ecosistemi impressionante; soprattutto l’estensione nord-sud del parco poi è ragguardevole, con più di 350 km tra i gate più settentrionali e meridionali.

Quindi parlare del parco in generale non è affare semplice. Possiamo parlare però della nostra esperienza, che abbiamo vissuto concentrandoci sulla parte meridionale del Kruger National Park, con base appena fuori il Paul Kruger Gate.

Ecco quindi una serie di considerazioni e, perché no, consigli che ci sentiamo di condividere dopo questa fantastica esperienza!


Come arrivare al Kruger Park


Al di fuori e all’interno del parco ci son piccoli aeroporti adatti ai voli charter interni al paese per far accedere velocemente alla zona. Tra i principali trovate il Kruger Mpumalanga Airport (fuori dal parco), e lo Skukuza Airport dell’omonimo campo attrezzato.
I voli non sono particolarmente economici, e volare direttamente “da casa” fin dentro al parco è un po’ come essere portati in pigiama dal letto fin dentro ad un museo di una grande città. Potete farlo se vi interessa solo la destinazione; e il viaggio che ne risulterà sarà sicuramente più semplice; ma vi perderete una parte interessante (anche se sicuramente stressante per molti) dell’esperienza, e cioè il viaggio stesso 🙂

Noi abbiamo scelto invece di atterrare all’aeroporto internazionale di Johannesburg OR Tambo e presa un’auto a noleggio (una piccola Ford Fiesta) direttamente all’aeroporto, abbiamo affrontato i circa 450 Km che separano il Paul Kruger Gate.
Se voi arrivate direttamente al parco con l’aereo dovreste comunque sempre avere qualche servizio di autonoleggio nelle vicinanze dei piccoli aeroporti, ma prenotare in anticipo crediamo sia d’obbligo in questo caso.

Abbiamo letto molte problematiche legate a compagnie di noleggio disoneste prima di partire, e anche una volta in Sudafrica abbiamo ascoltato, e persino vissuto direttamente, diverse esperienze legate all’autonoleggio, e volendo trarre le somme ci sentiamo di consigliare assolutamente AVIS. Trovate gli uffici dell’autonoleggio direttamente all’aeroporto, sono molto cordiali, le auto sono perfette, e l’assistenza (di cui purtroppo abbiamo avuto bisogno) è stata rapidissima ed efficace. Quindi stra-consigliata AVIS, e consigliato anche prenotare online per avere tariffe buone, chiare, e valutare con calma l’acquisto di eventuali coperture assicurative supplementari.
Diciamo che dopo una piccola sfortunata disavventura consigliamo caldamente di fare una buona assicurazione, aggiungendo la copertura per i cristalli 🙂

Le strade che abbiamo incontrato sono state comunque tutte fantastiche, e la bellezza dei paesaggi che abbiamo attraversato sono valsi da soli il di sconforto dell’aver guidato per qualche ora. State attenti però a viaggiare solo in condizioni di luce con buona visibilità.
Alcune zone, soprattutto vicino al parco, possono diventare però molto pericolose se percorse in auto la sera per la presenza di animali e per l’assenza di illuminazione delle strade.


Una volta entrati dentro al parco


Appena arrivati in albergo ci siamo subito posti il problema di “come affrontare” il parco.
Le classiche domande che ci siamo posti, come immagino molti altri nella nostra situazione, sono state: Sarà troppo rischioso entrare con l’auto a noleggio? Le strade saranno dissestate, sterrate o piene di buche? Percorrere le strade asfaltate non varrà la pena perché gli animali si rifugiano lontano dalle zone trafficate?

Beh, noi il primo giorno abbiamo scelto di tentare la sorte: siamo entrati nel parco un po’ titubanti con la nostra Fiestina (quindi non un mega-jeepone 4×4 con snorkel e pianale rinforzato ) pensando che se ce la fossimo vista brutta saremmo tornati subito indietro, e prenotato per i giorni successivi solo visite con le guide.

Ma niente… nessun problema. La nostra esperienza è stata super-positiva.

Il Kruger Park in auto

Nel parco ci sono alcune arterie principali (pensiamole come fossero le “autostrade” del parco) che portano in direzione dei gates, dei campi attrezzati, e permettono di muoversi verso nord e sud del parco. Queste strade sono tutte larghe, ben asfaltate, senza buche o voragini come ci saremmo immaginati. Su queste potete andare tranquilli con qualsiasi auto.

Ci sono poi anche strade secondarie, queste sì sterrate, ma ben battute: sì, qui si sobbalza un poco, ma non dove immaginarvi grandi dislivelli, guadi, massi per strada o simili. Solo “strade bianche” ben manutenute… molto meglio di quelle che possiamo trovare in zone di campagna, o se andiamo alla ricerca di una caletta al mare per intenderci.

I limiti sono 50 km/h per le strade asfaltate, e 40 km/h per gli sterrati, ma vi assicuriamo che mediamente andavamo ben più piano. In effetti guardare fuori dal finestrino è un’esperienza magnifica, e il cuore della visita del parco in effetti, che si gode appieno rallentando la marcia e godendosi il panorama, nella speranza di scovare un leopardo nascosto!

Ah, e occhio perché per quanto possa sembrare incredibile fanno controlli di velocità con autovelox nel parco!

Il Kruger Park in auto

Asfalto Vs Sterrato


Dopo aver appurato che le strade erano ottime ci siamo chiesti cosa fare per avvistare qualche animale in più. Stare sulle strade asfaltate, sicuramente più trafficate, o infilarci giù per le sterrate meno battute?

Anche in questo caso abbiamo affrontato la cosa empiricamente, provando entrambe le soluzioni, e dobbiamo dire che solo in rare occasioni abbiamo avuto grandi soddisfazioni lungo le strade sterrate, mentre la maggior parte degli animali li abbiamo visti mentre percorrevamo le strade asfaltate.

Anche quando abbiamo fatto un’escursione con una guida locale, che ci ha permesso di visitare il parco oltre il normale orario di chiusura serale, abbiamo avuto la stessa sensazione: gli animali nel parco sono tantissimi, e non è che percorrere strade meno battute porti a chissà quale vantaggio per le osservazioni.

In effetti tutti e cinque i Big5 li abbiamo osservati mentre percorrevamo strade asfaltate…


Come comportarsi dentro il parco


Non varrebbe neanche la pena dirlo, lo so… Il parco è stato creato per la salvaguardia degli animali, quindi il criterio fondamentale da tenere a mente mentre lo si visita è di “mettersi al servizio degli animali” e arrecare loro il minimo disturbo possibile.

Chiaramente guidare piano e con cautela è il primo passo. Evitare di distrarsi alla guida e infastidire gli animali passando loro troppo vicino o facendo eccessivo rumore è altrettanto ovvio. È importante chiaramente non fumare. Insomma, ci siamo capiti… siete a “casa loro” e come tale, dovete rispettare l’ospitalità che vi stanno gentilmente offrendo.

Quando avvistate un animale potete accostare (teoricamente le regole del parco prevedono dal lato dell’avvistamento, anche se contromano, ma non è sempre facile).
Consigli pratici per la vostra sicurezza e quella degli animali:

  • non posizionatevi mai in mezzo tra un animale e il suo “obiettivo” (tra mamma e cucciolo; tra ippopotamo e acqua; tra preda e predatore)
  • in generale, prestate attenzione al comportamento dei cuccioli, e mantenete le distanze. Adulti nelle vicinanze potrebbero essere infastiditi dalla vostra presenza
  • quando sostate per un avvistamento, date sempre un occhio a 360 gradi per capire cosa succede attorno a voi
  • gli ippopotami sono generalmente molto placidi, ma fuori dall’acqua sono particolarmente irascibili e pericolosi. Non avvicinatevi per nessun motivo!

Inoltre, come regola esplicita del parco, anche questa abbastanza ovvia, non dovete abbandonare mai il veicolo se non in aree dove è consentito (vedi sotto).

Ah, e la guida ci ha anche spiegato che sarebbe meglio evitare di passare con l’auto sopra, beh diciamo i depositi solidi degli animali che si incontrano per strada. C’è un sacco di vita anche lì dentro: piccola, ma importantissima per l’ecosistema del parco 🙂


Dove fermarsi per una pausa e uno spuntino


All’interno del parco ci sono 2 tipologie di punti in cui è consentito fermarsi e scendere dal veicolo (anche se i cartelli informano “a proprio rischio e pericolo”): campi attrezzati e aree di sosta.

I campi attrezzati (noi abbiamo visitato quelli di Skukuza e Lower Sabie) sono veri e propri micro-villaggi immersi nel parco. Sono circondati da recinzioni (spesso elettrificate, in stile Jurassic Park), e racchiudono tutta una serie di servizi, tra cui stazioni di rifornimento, ristoranti, banche e shop.
È anche possibile pernottare direttamente nei campi, in bungalow ben attrezzati, o anche sistemando una tenda nelle aree apposite, per i più avventurosi.
Tra quelli in cui abbiamo sostato, il Lower Sabie, situato sul corso di un fiume (il Sabie appunto) ci è piaciuto tantissimo, super consigliato se volete passare una notte in zona.

Se però volete solo fermarvi per qualche minuto, sgranchire le gambe o comprare una bottiglia d’acqua, sono presenti anche piccole aree di sosta, queste invece non recintate o protette (quindi occhio, prima di scendere dall’auto).
In queste aree trovate generalmente un piccolo shop, in alcuni casi un piccolo ristorante, i servizi igienici, e le immancabili griglie per cucinarvi della carne alla brace.

Questa delle foto sopra è il Tshokwane Picnic Site, una delle aree di sosta in cui ci siamo fermati più frequentemente. Preparano un’ottima colazione ed è anche molto carino!

In entrambe queste aree potete trovare dei cartelloni in cui sono segnalati gli avvistamenti degli animali del giorno stesso e del giorno precedente. Prendete voi stessi una calamita tra quelle a disposizione e posizionatela dove avete visto il vostro ultimo leone, per aiutare gli altri visitatori ad avvistare gli animali.

Una nota triste a questo riguardo è che nonostante il parco sia ben protetto, e strettamente sorvegliato, non possono essere segnalati gli avvistamenti di rinoceronti, perché il rischio di bracconaggio per il corno di questo imponente (ma placidissimo a dire il vero) animale è ancora molto alto. E pensare che siamo nel 2017…


Orari, prezzi e consigli


Gli orari di accesso al parco variano con la stagione. In estate australe (insomma, a dicembre, quando siamo stati noi) l’ingresso era possibile a partire dalle 5.30 del mattino, mentre la chiusura dei cancelli per chi non soggiorna all’interno dei campi attrezzati è fissata per le ore 18.30.
Controllate sul sito del parco gli orari associati al periodo della vostra visita.

A dicembre 2016 il prezzo per l’ingresso giornaliero era equivalente a circa 20 euro a persona. Si pagano direttamente al gate di ingresso al parco, in contanti o con carta di credito. Dovrete compilare un modulo che trovate in loco in cui riportate i vostri dati, tra cui

  • numero di passaporto (averne una fotocopia con sé non guasta)
  • tipologia e targa del veicolo (segnatevela sulla fotocopia del passaporto)
  • dati personali e numero di telefono a cui poter essere contattati durante l’accesso al parco

Se dormite fuori dal parco, come abbiamo fatto noi, dovrete necessariamente presentarvi al gate per compilare il modulo e pagare ogni giorno di visita. Non ci sono pass di più giorni, e si crea quindi naturalmente una certa fila al momento di compilare e pagare.
Un consiglio pratico che ci ha fatto guadagnare un sacco di tempo è quello di prendere più moduli il primo giorno (un paio in più bastano, non ne serve una risma 🙂 ), per compilarli in anticipo. Potrete così saltare la fila, presentandovi dagli impiegati del gate direttamente per pagare la quota.

Altro consiglio utile è di avere con sé i contanti. Sì, è possibile pagare con carte di credito, ma capita che ci siano grossi problemi di connessione (sì, a noi è successo), e pagare in contanti evita ritardi e problemi.

Quando possibile noi abbiamo fatto la scelta di vivere il parco al massimo, entrando alle 5.30 di mattina, e l’insieme di queste due accortezze ci hanno fatto risparmiare moltissimo tempo, e goderci appieno le ore dell’alba.


Wrap-up


Insomma, per riassumere la nostra esperienza di visita del Kruger Park con l’auto è stata estremamente positiva e la consigliamo a tutti.
Ancora un grande grazie ad AVIS, il cui servizio e assistenza si sono rivelate impeccabili, nella rapidità con cui ci hanno aiutato a venir fuori da una situazione… diciamo complicata 🙂

C’è qualcosa di cui ci siamo dimenticati di parlarvi? Una domanda a cui non abbiamo risposto?
Nel caso fatecelo sapere e cercheremo di aggiornare l’articolo per aiutarvi a passare il più emozionante dei soggiorni in Sudafrica, alla caccia (fotografica chiaramente) dei Big5 del Kruger Park!

Auto incontrata per strada. Dite che qualcuno con questa faccenda dei Big5 si è un po’fatto prendere la mano 😀 ?


Altri articoli relativi al Kruger Park


Vi lascio qui sotto tutti gli articoli che ho scritto relativi al parco 🙂

#ILMIOBAGAGLIOPER IL KRUGER PARK, CONSIGLI PRE-PARTENZA: Qui potete trovare tutte le informazioni utili e i miei consigli su come organizzare un bagaglio per un safari comodo e organizzato nel Kruger Park

In questi due articoli invece potete vedere tutte le foto dei nostri avvistamenti e trovate anche tutti i consigli utili su come muoversi all’interno del parco.

LA MIA ESPERIENZA NEL KRUGER NATIONAL PARK: UNA SETTIMANA DI AVVISTAMENTI (PRIMA PARTE)

LA MIA ESPERIENZA NEL KRUGER NATIONAL PARK: UNA SETTIMANA DI AVVISTAMENTI (SECONDA PARTE)

17 Comments

  1. 18 Gennaio 2017
    Reply

    che INVIDIA! bellissimo tanta invidia la mia! Un sogno davvero..

  2. 18 Gennaio 2017
    Reply

    Bel post ricco di dritte e indicazioni utili. Soggiornare all’interno del parco dev’essere un’esperienza speciale, in tenda poi sarebbe proprio il massimo. Dimmi l’hai contratto il Mal d’Africa? 😉
    Posso affermare senza ombra di dubbio che le strade siano tenute meglio che qui in Italia! 😀 😀
    Foto strepitose come sempre, aspetto gli altri post!

    • 19 Gennaio 2017
      Reply

      Direi proprio che ci siamo ammalati di brutto Daniela…tanto che stiamo pensando di tornarci nel viaggi di quest’anno ;)!! L’idea di dormire dentro il parco in tenda ci ha stupito troppo, peccato che avevamo già tutte le notti prenotate.
      Grazie come sempre di essere passata, un bacio!
      Vero

  3. 19 Gennaio 2017
    Reply

    Un articolo completissimo con tanti consigli utili e che mi ha fatto venire il mal d’Africa anche se non ci sono mai stata. Continuo a guardare e riguardare le foto, senza riuscire a smettere di pensare che vorrei essere lì, a un passo dagli animali. Carinissime anche le aree di sosta!
    Un bacione ❤️

    • 23 Gennaio 2017
      Reply

      Ciao Silvia :)! In realtà anche se io ci sono stata continuo a sognare di tornarci e mi riguardo le foto stupendomi della bellezza di quei luoghi. Per tutta la durata del viaggio mi sono sentita come dentro un documentario e quando mi rendevo conto che invece che seduto sul divano ero seduta in macchina e stavo guardando quelle cose realmente e non dalla televisione mi venivano gli occhi lucidi dall’emozione!!
      UN bacio grande e grazie di essere passata 🙂

  4. 16 Febbraio 2017
    Reply

    Se mai dovessi tornare in Africa rileggerò molto volentieri questo articolo, davvero ben fatto!

    • 19 Febbraio 2017
      Reply

      Grazie mille, sono davvero felice che ti piaccia, è una grandissima soddisfazione 🙂 !!!

  5. 3 Aprile 2017
    Reply

    Ciao Veronica, complimenti per il post!
    Noi quest’anno andremo proprio in Sudafrica in viaggio di nozze e al Kruger staremo 4 notti: sto cercando di capire come distribuirle ma sicuramente dormiremo all’intenro del Parco!
    Ho grandi aspettative per il Sudafrica e sono sicura che non ci deluderà!

    • 16 Aprile 2017
      Reply

      Ciao Elena!! Sono sicura anche io che vi piacerà da impazzire
      😊!!! Intanto super congratulazioni per il matrimonio e spero che alcune di queste informazioni possano tornarvi utili!!

  6. mino
    9 Luglio 2017
    Reply

    ciao ragazzi, bellissimo forum complimenti. Vi volevo chiedere se per la scelta della macchina per visitare il Kruger va bene una utilitaria o e consigliabile un’auto più alta tipo SUV. Grazie in anticipo. ciaooooooooooo

  7. SILVIA
    1 Marzo 2018
    Reply

    Post utilissimo! ci recheremo in Sudafrica, con qualche giorno al Kruger, in agosto…e finalmente ho trovato dei consigli pratici su temi che mi interessavano! troppo spesso i cosiddetti “esperti” rispondono con sufficienza alle domoande che loro reputano banali. Grazie 🙂

    • 1 Marzo 2018
      Reply

      Ciao Silvia!! Grazie mille, non sai quanto mi fa contenta ricevere commenti come il tuo!! Buon viaggio allora, vedrai che il Sudafrica ti entrerà ne cuore!!

  8. Riccardo
    20 Aprile 2018
    Reply

    Complimenti per il vostro articolo molto utile per me me e la mia ragazza che stiamo partendo per il Kruger, ci sono consigli su quali aree/zone del Kruger conviene avventurarsi? Meglio il Sud?
    Grazie mille

    • 23 Aprile 2018
      Reply

      Ciao Riccardo! Grazie mille sono contenta che il post vi sia risultato utile! Per quanto riguarda il parco quello che mi viene da consigliarvi è di rimanere nella parte sud. Non perché quella a nord sia meno bella, anzi, è che geograficamente è più vasta e di conseguenza offre più strade e zone da visitare. Ovvio è che se avete tanti giorni riuscirete a girarlo tutto il lungo e in largo 😉!!
      Mi resta solo di augurarvi super buon viaggio! A presto!

  9. Andrea
    7 Marzo 2019
    Reply

    Ciao volevo sapere se all’interno del parco la connessione internet è presente e abbastanza costante oppure no grazie

    • 10 Marzo 2019
      Reply

      Ciao Andrea, noi non abbiamo comprato una tessera telefonica sudafricana quindi non avevamo internet da connessione dati. Per quanto riguarda il wiifi lo trovi spesso all’interno dei lodge o quando ti fermi nei vari punti di ristoro.
      Comunque con una scheda sudafricana penso che la risposta alla tua domada sia si. Mentre eravamo li vedvo che in molti aggiornavano le app di avvistmanti in modo costante quindi presmo la connessione ci fosse!

  10. Camilla
    25 Giugno 2019
    Reply

    Ciao! Complimenti, ottimo articolo! Ho in programma un viaggio in Sudafrica con gita di un paio di giorni al Kruger e altri due giorni in una riserva privata, dove per raggiungere il lodge mi è stato detto che è raccomandabile un 4×4… Sto cercando una macchina da noleggiare che sia abbastanza solida ma non troppo costosa (non possiamo permetterci un SUV vero e proprio), tu diresti che con la Ford Fiesta andando pianino ce la si fa? Con Avis avevate fatto un’assicurazione full cover? E un’ultima curiosità, come mai avete dovuto chiamare l’assistenza? Grazie!

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