Se siete amanti dell’estremo oriente, non potete non conoscere le opere di Hokusai e degli altri maestri giapponesi dello “stile fluttuante”, o ukiyo-e (浮世絵) in giapponese, e non apprezzare la purezza e la semplicità con la quale questo genere rappresenta la realtà quotidiana nipponica, le persone, e la natura.
La mostra in questione, dedicata a tre tra i più grandi esponenti di questo movimento artistico, si intitola
Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente
e la trovate a Milano nella splendida cornice del Palazzo Reale, proprio all’ombra del Duomo, una location grandiosa per quella che è una mostra che mi ha impressionato ancora più di quanto non mi potessi aspettare.
Devo ammettere infatti che sebbene conoscessi alcune tra le opere più famose di Hokusai (chiaramente prima tra tutte la celeberrima Grande onda di Kanagawa), poco sapevo della storia del movimento, della tecnica e dell’arte dietro a queste splendide stampe, e la mostra mi ha sinceramente appassionata!
Le opere, più di 200 stampe a colori in tutto, provengono dall’Honolulu Museum of Art, che ho scoperto alla mostra essere tra i più importanti musei di arte giapponese al mondo (altro ottimo motivo per organizzare un viaggio alle Hawaii!).
La mostra si snoda in 5 sezioni, una più bella dell’altra, in cui i diversi soggetti delle stampe si susseguono e anche si ripetono, sebbene in modi sempre innovativi. Il movimento dell’ukiyo-e infatti ha come caratteristica fondante quella di portare alle masse che iniziavano ad affollare le città’ giapponesi nel 17-esimo secolo rappresentazioni di soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, il che portava ad avere un gran numero di riproduzioni degli stessi soggetti.
Famosissime sono infatti le trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai (di cui fa parte anche la grande onda), ma sapevate che anche Hiroshige ha realizzato una serie analoga, grande onda inclusa?
La parte che mi ha appassionata maggiormente però devo dire che è stata scoprire la tecnica dietro alla realizzazione di queste stampe, e la maestria che questi artisti hanno dimostrato intagliando nel legno con enorme perizia i dettagli delle matrici usate infine per dare alla luce questi capolavori.
Insomma, se vi affascina l’arte giapponese dello stile fluttuante, e volete cogliere l’occasione di una gita a Milano, vi consiglio con tutto il cuore di visitare questa mostra splendidamente organizzata a Palazzo Reale.
Il biglietto intero costa 12 euro, ma il mio consiglio è di prenotare giorno e orario della vostra visita online, pagando i 2 euro in più di diritti di prevendita, ma evitando la fila (che l’altro giorno si estendeva fin di fronte al Duomo).
Affrettatevi però, perché la mostra termina a fine gennaio!
Unica “controindicazione”, dopo la visita alla mostra non riuscirete ad evitare una sontuosa cena a base di sushi mentre sfogliate una guida del Giappone pianificando il vostro prossimo (spero per voi) viaggio in oriente.
Io ho già comprato la guida della NationalGeographic (completa, ma non troppo dettagliata, con foto fantastiche da cui prendere spunto, e un prezzo che da solo fa di questa guida un best-buy!), ma tra le altre guide che vi consiglio, oltre la sempre fantastica LonelyPlanet (<3), vi segnalo la Rough (edita da Feltrinelli, l’abbiamo usata per la Cambogia ed è stata fantastica!), e se avete tempo solo per qualche giorno da spendere a Tokyo (magari per lavoro…) la Cartoville è esattamente quella che fa per voi.
Sayonara!
Ho sempre trovato rilassanti e pacificatrici queste stampe dai colori così delicati.
La controindicazione è un rischio che sarei disposta a correre. D’altra parte siamo reduci dalle mangiate natalizie…come si dice…un po’ di pesce in bianco ci stà! 😉
Si, decisamente le migliori controindicazioni di sempre ;)!!!
Non sono particolarmente appassionata di Giappone, ma lo stile fluttuante mi affascina tantissimo…e anche il sushi non mi dispiace 🙂 Spero di farcela a vedere la mostra di Hokusai a Milano, perderla sarebbe un vero peccato!
Sono sicura che te ne innamoreresti!!! Io prima di andarci in realtà la conoscevo in modo superficiale questa arte, ma la mostra mi ha sorpreso, ed è stata molto, molto più bella del previsto 🙂 . Se riuscirai ad andarci fammi sapere cosa ne pensi!
A presto Francesca!