
Ritorno a parlare sul tema del recupero di strutture urbane dismesse a Parigi dopo il post sulla Promenade Plantee raccontandovi di un locale che mi ha lasciato a bocca aperta appena varcata la soglia, e che mi ha fatto subito pensare “siamo capitati nel posto giusto!”: la Recyclerie. Non sicuramente il tipico bistrot parigino, ma uno dei locali secondo me assolutamente da provare in questo momento a Parigi!


Si tratta di un centro culturale, situato nel XVIII arrondissement in una delle zone più a nord della città, completamente fuori dai circuiti turistici e animato principalmente da parigini e gente che vive nel quartiere. La caratteristica fondamentale di questo locale è che è stato ricavato all’interno della vecchia stazione ferroviaria Ornano, ormai dismessa (sull’omonimo Boulevard), e attraverso la quale passava la Petite Ceinture, una ferrovia circolare che girava intorno a Parigi, adesso è completamente in disuso.
Leggi anche:
Il locale, essendo appunto ricavato da una stazione, ha una struttura molto affascinante, fatta da altissimi soffitti con porte ad arco, travi di ferro in vista e pareti di mattoni pitturare di bianco. A fare da contrasto alla struttura post-industriale del locale, l’arredamento è colorato e interamente composto da pezzi di recupero come sedie di scuola, tavoli in formica, poltrone dal gusto vintage, lampadari retrò. A fare da cornice, altissime piante rampicanti che si arrotolano intorno alle grondaie e alle canalette dei fili elettrici. Una grande vetrata che guarda verso i binari (dismessi) del treno regala al locale una bellissima luce naturale anche in pieno inverno, mentre lungo quelle che erano le banchine che costeggiavano i binari sono stati ricavati spazi con tavolini in cui poter mangiare all’aperto, e sono allestiti orti in cui coltivare direttamente molti dei prodotti usati in cucina.


Come in una piccola oasi verde di tranquillità, che ti allontana per qualche ora dal caos parigino, in questo locale super alternativo e multifunzionale potrete trovare oltre a un ristorante, e un bar che prepara cocktail eccezionali, anche uno spazio dedicato all’arte alla cultura e a differenti attività come corsi di riciclo. Il filo conduttore che unisce lo spirito del locale e tutte le attività che ci vengono svolte e’ infatti il riuso e l’ecosostenibilità.
Nel ristorante e bar non troverete un vero e proprio menù; i piatti tra cui poter scegliere ve li raccontano a voce i camerieri, o ve li scrivono direttamente sulla tovaglia, poiché la cucina offre ogni giorni piatti diversi. Nel fine settimana potrete sempre trovare tra le scelte un ottimo e abbondante brunch, e in generale avrete a disposizione alternative vegetariane e una vegana nel menu.



I piatti sembravano tutti molto appetitosi, ma non credo che sia la bontà o la raffinatezza dei piatti che vi dovrà spingere a raggiungere questo angolo di Parigi ma piuttosto la struttura del locale in se, la filosofia con cui e’ stato costruito ed e’ gestito tuttora, e non da ultimo per godere di quell’atmosfera molto informale e un po’ radical-chic, se così la si può definire, interessata al progresso sociale e al recupero di bellissime strutture come questa, che altrimenti finirebbero per decadere inevitabilmente nel degrado.
Leggi anche:
Tra le note al contorno di questo eclettico locale, mercatini di prodotti del riuso organizzati durante tutti i fine settimana, una piccola officina perfettamente attrezzata in cui poter andare a svolgere piccoli lavoretti sfruttando gli attrezzi messi a disposizione, una caffetteria, un ristorante e un luogo in cui bere un aperitivo con gli amici come abbiamo fatto noi in un’atmosfera conviviale e rilassata; la Recyclerie ha unito tutte queste cose sotto lo stesso (antico) tetto creando un luogo davvero unico e veramente alternativo.



Nel fine settimana e’ molto affollato e se volete fare il brunch vi conviene arrivare sul presto in modo da godervi il locale senza troppa gente e non fare troppa fila al bancone. Il servizio e’ soprattutto self service e non c’è bisogno di prenotare; i prezzi sono assolutamente ragionevoli per essere a Parigi: durante la settimana si paga 15 euro per un piatto completo a pranzo, mentre il brunch domenicale, decisamente abbondante, si paga 22 euro compreso di caffè e bevande.
Che dire, nelle ultime escursioni a Parigi abbiamo scoperto questo trend al riuso e la rivalutazione di aree e locali urbani che ci sta piacendo moltissimo e che crediamo faccia un gran bene alle zone e quartieri che vedono la (ri-)nascita di queste attività e spazi, e ci auguriamo che queste idee prendano piede un po’ dovunque.
E voi cosa ne pensate? Conoscete locali di questo tipo nelle vostre città o altrove da consigliarci 🙂 ?
Molto interessante!! Ci stai dando molti spunti curiosi e abbiamo tanta voglia di scoprirli tutti 🙂
Eh niente, dopo i tuoi ultimi post ho capito che io di Parigi non ho visto niente! Mi hai fatto scoprire un altro bellissimo angolo che metto in lista per la prossima volta 🙂
Sono super contenta 🙂 !!!