museo Giger Svizzera
Il borgo medioevale di Gruyères, poco più di 100 chilometri da Ginevra, è un minuscolo paesino situato nel cantone svizzero Friburgo, a circa 800 metri di altezza ed abitato da meno di 2.000 persone. Come si può intuire facilmente dal nome è qui che è nato e vine prodotto il formaggio Gruyère, Gruviera in italiano, che contrariamente all’immaginario comune non ha i buchi (quello con i buchi è Emmentaler!).
Gruyères sembra finto tanto si trova immerso in un paesaggio fiabesco e idilliaco, circondato da uno scenario bucolico e abbracciato da montagne dove poteva vivere perfettamente il nonno di Heidi. Le strade sono acciottolate,le mucche pezzate bianche e nere e le case tipicamente svizzere, con tetti in ardesia, persiane in lego con cuori intagliati e fiori che pendono da ogni finestra.
Oltre che per il borgo in se, noi siamo andati a Gruyères con lo scopo di visitare il Giger Museum, il museo dedicato al lavoro di H. R. Giger forse uno dei più controversi e visionari artisti del XX secolo.
Il museo si trova all’interno di uno dei due castelli della città di Gruyères, il St. Germain, che fu acquistato dall’artista con il solo scopo di allestirvi un museo delle sue opere e con il quale crea un surreale contrasto.
In effetti c’è da domandarsi cosa ci faccia un museo di opere fanta-horror perso tra verdi prati svizzeri, mucche, cioccolata, meringhe e formaggi, ma la risposta credo risieda proprio nel genere totalmente fuori dagli schemi di questo artista, che amava i contrasti tanto nelle sue opere quanto nella vita.
Per chi già lo conosce e lo apprezza, questo museo è sicuramente un luogo di pellegrinaggio perché raccoglie al suo interno la più vasta collezione permanente di opere di H.R.Giger, ma mi sento di dire che non è un museo per tutti. Se come me siete dei cinefili forse lo apprezzereste per l’intero piano dedicato allo studio dell’essere alieno che fu poi protagonista del film Alien di Ridley Scott (per cui Giger prese il premio Oscar insieme a Carlo Rambaldi per per i migliori effetti speciali nel 1980), ma per il resto è un museo per amanti del surrealismo e per chi ha voglia di trovarsi davanti a qualcosa di totalmente nuovo, diverso e inaspettato.
In molti potrebbero trovare questo museo angosciante e sconvolgente (per certi versi lo è veramente), perché Giger ha davvero la capacitò, attraverso le sue opere, di trascinarti nei suoi incubi e nelle sue perversioni, ma in tutta franchezza, credo che oggi girono, abituati come siamo a non avere censure su niente di quello che guardiamo, sia davvero raro riuscire provare emozioni così forti e contrastanti semplicemente osservando un’opera d’arte…i quadri di Giger ci riescono e io questo l’ho apprezzato molto.
Proprio davanti al museo è nato anche il HR Giger Bar, arredato in pieno stile Giger e dove si posso vedere le riproduzioni dei suoi pezzi di arredamnto più “famosi”.
Se vi ho fatto venir voglia di andarci e volete più informazioni: www.hrgigermuseum.com
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Oddio questo post l’avevo perso! MERAVIGLIOSO!
Avevo sentito in passato del museo ma chissà perchè ho sempre creduto che fosse a L.A. in qualche studios! Mi hai fatto venir voglia di andarci subito!
Tra l’altro che coincidenza leggere il tuo post in questi giorni in cui nelle sale impazza Alien Covenant! *_*
Sai che anche io quando avevo visto il trailer ci ho pensato subito 😀 😀 !!! Il museo e’ pazzesco e ci sono gli originali di tantissime sue opere pero’ devo dire che l’ala dedicata ai suoi progetti, opere, schizzi su carta e sculture dell’Alien e’ davvero un pezzo di storia del cinema!!